Movimentazione Merci

 I rischi correlati al sollevamento e movimentazione merci non sono solo in relazione all’utilizzo di attrezzature di lavoro che nascondono insidie e pericoli per gli operatori, ma anche alle operazioni di stoccaggio  Spesso infatti atteggiamenti come la fretta, la carenza di spazi o la poca attenzione alle regole e alle indicazioni di buon senso, possono portare a una non corretta gestione delle aree di stoccaggio e a determinare situazioni di grave pericolo  Possiamo riprendere suggerimenti e indicazioni per le operazioni di stoccaggio e per l’uso degli apparecchi di sollevamento dalla pubblicazione Inail “ Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con la ditta Il documento ricorda che una regola basilare è che nella “ realizzazione degli stoccaggi bisogna prestare particolare attenzione a non ostruire, anche temporaneamente, uscite di emergenza o vie di fuga o a non rendere inaccessibili i presidi antincendio (estintori, idranti…)”. Inoltre la tipologia di stoccaggio da adottare in presenza di prodotti pericolosi è “funzione delle loro caratteristiche di pericolosità, che si possono desumere dalla scheda dati di sicurezza e dalla loro etichettatura” che deve essere apposta sui singoli colli 

Separazione materiali

Ad esempio è buona norma realizzare stoccaggi che “tengano conto delle incompatibilità fra sostanze, evitando in particolare di depositare insieme  acidi e basi  combustibili e comburenti”  Si ricorda che le informazioni sulle caratteristiche di pericolosità di una sostanza (o di una miscela) “si trovano sull’etichetta o nella scheda dati di sicurezza”.  Generalmente i materiali vengono stoccati in magazzini industriali che devono essere “organizzati per permettere una gestione ottimale degli spazi, e per poter depositare o prelevare merci rapidamente e in maniera sicura”.  Possono essere  magazzini all’aperto: “è la tipologia di stoccaggio scelta da chi tratta materiali non sensibili (o solo in parte) alle intemperie (es. elementi costruttivi prefabbricati, pietre, elementi metallici di basso valore)” magazzini intensivi: “vengono realizzati per stoccare, anche su svariati piani, merci aventi una tipologia di imballo ben definita; possono essere completamente automatici, con gestione del prelievo e dello stoccaggio da parte di un elaboratore, o semi automatici, con gestione manuale del prelievo e del deposito. I magazzini intensivi vengono realizzati con profilati metallici che formano la struttura portante, sotto forma di piantane e correnti/ripiani, andando così a realizzare una serie di ‘celle’ in cui avviene lo stoccaggio” magazzini tradizionali: soluzione che prevede il “deposito o l’ accatastamento di materiali all’interno di aree comunque dedicate.

Magazzini e depositi per lo stoccaggio merci

L’uso di magazzini tradizionali, sebbene meno oneroso, comporta una manipolazione maggiore delle merci e richiede una continua attenzione da parte di tutti, per mantenere adeguati livelli di sicurezza” È comunque bene “che l’altezza degli stoccaggi non superi i 4 m (oppure 3 palette). Se si immagazzinano sacchi sfusi, è opportuno che i primi 4 strati di sacchi negli angoli di una catasta vengano disposti incrociati. Nel disfacimento delle cataste, occorre procedere con ordine e mantenendo sempre un conveniente angolo di inclinazione. Periodicamente andranno, poi, verificate in campo le modalità di stoccaggio definendo se del caso, azioni correttive”  Veniamo ora a parlare degli apparecchi di sollevamento che, in ragione delle loro caratteristiche costruttive, “permettono di stoccaggi su più file contigue e su più livelli.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento facchini data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)

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